Ho il passaporto e non capisco un tubo di italiano

Gennaio 2018 (Buenos Aires).

Quante volte mi é capitato di dover insegnare italiano come Lingua Straniera (LS) a persone che erano cittadini per discendenza e che, purtroppo, non sapevano assolutamente niente della lingua del nonno o del bisnonno/trisnonno. La cifra di italiani che hanno conseguito il passaporto all'estero dovrebbe aggirarsi intorno ai 4 milioni di persone (con cifre record in Germania per quanto riguarda l'Europa e in Argentina per le Americhe). Dico dovrebbe perché ne la Farnesina ne il Ministero degli Interni danno cifre ufficiali dei passaporti rilasciati.

Considerando il dato dei passaporti rilasciati all'estero, se si cerca di stabilire una proporzione tra i passaporti ottenuti all'estero e gli italiani discendenti da una avo che emigró dal Bel Paese, viene fuori che i cittadini italiani residenti all'estero (mondo) che non parlano italiano o non sono in grado di mantenere il livello "soglia" (A1 e A2) sotto nessuna aspetto delle competenze previste dal Quadro Comune Europeo delle lingue, dovrebbero aggirarsi intorno a 1,5 milioni. Un dato allarmante!

Torniamo per un momento in Italia. Secondo una pubblicazione dell'Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’educazione interculturale (www.ictifoni.it) e le linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri del MIUR del 2014 (www.istruzione.it) tutti gli alunni stranieri senza nessuna conoscenza della lingua italiana devono attraversare 3 fasi per considerarsi integrati: la fase iniziale per comunicare, una fase intermedia detta "ponte" di conoscenza della lingua per accedere allo studio e un'ultima fase di apprendimenti comuni. Quindi si pensa all'integrazione come un percorso di studio della lingua e della cultura per le persone che vanno a vivere in Italia. E stiamo parlando di "stranieri".

E un cittadino italiano che non parla italiano, si considera straniero? Mi vengono in mente due o tre cose da rivedere. Si dovrebbe ridefinire il concetto di straniero, si dovrebbe parlare sieramente del problema *IUS SOLI (www.fieri.it) che ha creato in Italia un grande dibattito nel 2017 (per me la cittadinanza è un diritto culturale invece che di sangue) e poi dovremmo ragionare nuovamente e seriamente sulle categorie LS (lingua straniera) e L2 (lingua seconda), sono ancora valide nel 2018?

un saluto,

Andrea.

* Scarica Ebook di Neodemo "IUS SOLI IUS CULTURAE Un dibattito sulla cittadinanza dei giovani migranti ".